Il 19 gennaio 2021 se ne andava Emanuele Macaluso. Frammenti di una puntata di Tg2 Dossier nel quale parla di Sciascia, suo fraterno amico, della storia d’Italia e inevitabilmente anche di sé. “Leonardo, nei metodi del Csm, vedeva i limiti e le storture della giustizia”
Gli “appunti” che seguono sono relativi a una lunga intervista, solo in parte poi trasmessa in una puntata di “Tg2 Dossier” dedicata a Leonardo Sciascia. Credo sia l’ultima intervista televisiva che rilascia da Emanuele Macaluso. Parla del suo fraterno amico, ma anche di giustizia, di come viene amministrata; e inevitabilmente anche di sé: con grande lucidità e capacità di vedere e comprendere le cose dell’oggi e del domani.
“Ho conosciuto Leonardo Sciascia nel 1941, pieno fascismo. Ero un po’ più giovane di lui, e avevo già aderito alla cellula comunista di Caltanissetta. Leonardo studiava all’istituto magistrale, era molto amico di un altro ragazzo che però studiava al liceo: si chiamava Gino Cortese. Leonardo con lui ha avuto un rapporto che è proseguito nel tempo. Gino lo introduce non solo all’antifascismo militante, ma nell’ambiente comunista, anche se Leonardo non si è mai iscritto al PCI…
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