La luminosa follia del Salone apre l’era dell’incontro-scontro sui libri- Corriere.it

Radun 515 editori e 150 scrittori tra cui Moravia, Ginzburg e Magris. Ancora oggi l’evento librario pi importante d’Italia (con tentativi di scippi gi allora verso Milano)

A battezzarlo, il 18 maggio 1988, giorno dell’inaugurazione al Teatro Regio, fu Iosif Brodskij, il grande scrittore russo naturalizzato statunitense che l’anno prima aveva vinto il premio Nobel per la letteratura. Defin il neonato Salone del libro un’idea luminosa con un pizzico di follia.

L’avevano avuta, l’anno prima, il libraio Angelo Pezzana, militante radicale fondatore del Fuori, e l’imprenditore Guido Accornero, allora proprietario di un terzo dell’Einaudi, padri storici di quella rassegna che arriv, a sorpresa, ad agitare le acque del mondo culturale italiano. Per molti era un’impresa velleitaria destinata a diventare un flop (Sarebbe la prima volta che Torino riacciuffa l’iniziativa in un campo non strettamente metalmeccanico o calcistico scrisse sul Corriere Saverio Vertone) , e invece da subito ebbe un inaspettato successo di pubblico e ancora oggi l’evento librario pi importante d’Italia, grande momento di incontro e scontro, centro di polemiche, guerre, contrasti di varia natura, ma anche termometro della vivacit della nostra cultura. La polemica part quasi…