La leva dei quarantenni che sta puntando ai vertici del Pd- Corriere.it

di Maria Teresa Meli

Le «squadre» dietro i candidati scommettono sul ricambio generazionale. Serracchiani si schiera con Bonaccini


La contesa nel Pd parrebbe avere un esito scontato. I sondaggi, quelli riservati e non, danno per vincente Stefano Bonaccini, che ieri ha ricevuto l’endorsement della capogruppo della Camera Debora Serracchiani (a breve dovrebbe arrivare anche quello della presidente dei senatori Simona Malpezzi). Ma manca ancora un mese alle primarie e tutto può ancora succedere. Per questa ragione Elly Schlein continua la sua corsa con determinazione: «I sondaggi non mi preoccupano».

In questo contesto i duellanti dem continuano a osservare un certo fair play tra di loro. Solo qualche stoccata indiretta, di tanto in tanto. D’altra parte, tra tutti e quattro i candidati c’è un patto non scritto. Riguarda le sorti del partito. Nessuno degli aspiranti leader vuole che si giunga alla scissione. E non lo vuole nemmeno la maggior parte dei loro sostenitori. Quantomeno non lo vuole la «nuova» generazione. Ossia quei quarantenni che sperano di prendere il posto dei «vecchi» capicorrente. Anche tra loro c’è un patto, che si potrebbe definire «generazionale».

Sì, i quarantenni puntano ai vertici del partito. Adesso per loro questo…