La Juventus e la riforma della giustizia sportiva: tutti i nodi- Corriere.it

di Arianna Ravelli

Basta condividere la premessa: che serva una giustizia sportiva con le sue specificit. L’obiezione pi frequente quella che bisognava celebrare i processi a campionato concluso: non c’erano i tempi. Si pu intervenire invece sul Collegio di garanzia

Nessuno ne parla, ma al Consiglio di Stato — massimo organo della giustizia amministrativa — pendono ancora, l’ultima udienza stata il 4 maggio, due ricorsi della Juventus per Calciopoli, i cui processi in ambito sportivo sono stati celebrati nel 2006 (con coda, la prescrizione dell’Inter, nel 2011): 17 e 12 anni fa. Bene, i processi sportivi di Calciopoli sono stati celebrati a campionato concluso, come da pi parti si asserisce si sarebbe dovuto fare nel caso plusvalenze Juve. La circostanza non ha certo messo al riparo da polemiche. E ricordiamo tutti le difese che lamentavano i diritti violati per l’eccessiva fretta con cui furono celebrati i processi. Ma lasciamo stare Calciopoli e veniamo a oggi.

Nessuno sostiene che quello dove una squadra si vede pi volte cambiate in corso di stagione le penalit il migliore dei mondi possibili. Ma il ritornello ripetuto da tutti, e oggetto di una lettera del ministro dello Sport Andrea Abodi al Coni, bisogna riformare la giustizia sportiva rischia…