Da una parte Lucia Morselli, amministratore delegato di Acciaierie d’Italia, che solleva dubbi di incostituzionalit su un articolo del decreto Ilva. Dall’altra i sindacati che accusano di gestione fallimentare l’attuale socio di maggioranza ArcelorMittal — e quindi la stessa Morselli — e chiedono di accelerare il passaggio del controllo del siderurgico al socio pubblico, Invitalia. Perch nella ex Ilva, spiega Rocco Palombella, segretario generale Uilm ci sono 7.200 lavoratori a carico dell’Inps, cio in cassa integrazione, e la produzione si ridotta da 8 milioni di tonnellate del 2011 a 3 milioni del 2022. Unica soluzione quella di vincolare i 750 milioni al contestuale cambio di maggioranza, altrimenti lo Stato dovr riappropriarsi di questo bene strategico per inadempienze contrattuali di ArcelorMittal. La giornata di ieri con le prime audizioni in commissione Industria del Senato sul decreto legge 2/2023 per i siti strategici di interesse nazionale che dispone misure per Acciaierie d’Italia, stata un tutti contro tutti. E non solo a Roma: a Taranto una cinquantina di aziende dell’indotto ha deciso di lasciare Confindustria rilanciando il comitato indotto AdI e grandi imprese.
Il rilievo di incostituzionalit del decreto
In audizione Morselli ha…