Al Festival di Bari (e poi in sala e nelle scuole) arriva Mia, una storia durissima che prende allo stomaco. Edoardo Leo interpreta il padre: «Questo film mi ha devastato». E l’esordiente Greta Gasbarri: «Di questi argomenti si parla poco nelle famiglie».
BARI E poi accade che un genitore non sa cosa fare, come reagire, si sente impotente. È un film che prende allo stomaco, racconta vicende che restano tra le mura domestiche. Ivano De Matteo porta al Bif&st di Bari Mia.
Un ragazzo di 20 anni stravolge la vita di una quindicenne e della sua famiglia, rendendola un incubo. «Lei è mia, non è più tua», dice il ragazzo, Riccardo Mandolini, a Edoardo Leo che interpreta il padre della ragazzina, Greta Gasbarri, ed è uscito «devastato» da quest’esperienza.
L’ epilogo non si può rivelare, se non dicendo che il padre metterà in atto una vendetta bislacca. La madre di Greta ancora non l’ha voluto vedere. «È il film più emotivamente difficile che ho fatto», dice il regista.
Si intitola Mia che è il nome dell’adolescente, manipolata, usata, e poi gettata come una carta straccia. Esce (per 01) il 6 aprile, ma prima verrà proiettato nelle scuole di Roma, Milano, Bologna e altrove, gli alunni in un’aula, i loro…