Il Ponte è ora la sua rivincita. Insieme a lui il rettore di E-Campus, Enzo Siviero e l’ex ministro Pietro Lunardi. Unica incognita i contenziosi giuridici. Il Qurinale vigila
Stolto chi non ci crede, stupido chi lo irride. Gli specialisti che gli hanno misurato il polso: “Ministro Salvini, la sua è pontite acuta”. Il Quirinale lo ha preso sul serio. E infatti sul Decreto Ponte vuole vederci chiaro. Giorgia Meloni è preoccupata: “Matteo, sei pallido”. Al ministero dei Trasporti è oramai per tutti “l’ingegner Salvini”. Basta salire al primo piano e troverete il modellino Ponte sullo Stretto da cui Salvini non si separa mai. Ha perfino il portachiavi. Gli vuole più bene di un peluche. All’ultimo Cdm lo aveva con sé e ha tutta intenzione di portarselo pure al prossimo dei Cdm, giovedì, quando ai colleghi ministri presenterà il nuovo Codice degli appalti. Se Giancarlo Giorgetti non gli procura il denaro (dieci miliardi di euro) questa è la volta buona che lo annega a Varese, nel suo Lago, e ha ragione Salvini che nella sua mente pensa: “Hai avuto tutto, successo, gloria, e solo grazie a me che prendevo gli sputi. Il Ponte me lo devi. Se non mi dai i soldi io ti citofono di notte. Ti inseguo!”.
Alla Camera…