CAPO TELULADA (Sud Sardegna) – Un centinaio di mezzi corazzati che sparano senza sosta, coprendo la carica dei tank Leopard 2 per riconquistare il territorio invaso dal nemico. È la Nato che si esercita alle battaglie del futuro prossimo: lo fa nello scenario idilliaco della costa sarda mentre tutti pensano alla pianura ucraina. “Abbiamo riaperto i manuali della Guerra Fredda, quelli su cui ho studiato in accademia – spiega il generale Nico Tak, comandante della divisione tedesco-olandese – ma all’epoca c’erano schemi che definivano ogni cosa, adesso abbiamo davanti una situazione instabile e indefinibile.