In Europa si fa sul serio per sostenere le nascite. Appunti per il governo

In soli tre anni, l’Italia ha perso un milione di abitanti e rischia di dimezzarsi nelle prossime due generazioni. Un piano di sei punti per evitare la catastrofe: dalla Svezia alla Francia, idee durante gli “stati generali della natalità”

“La scuola italiana sta scomparendo, come i ghiacciai”, titolava qualche giorno fa il quotidiano inglese Guardian. A Venezia non riescono a formare la scuola primaria “Duca d’Aosta” alla Giudecca: non si trovano neanche quindici bambini. In soli tre anni, l’Italia ha perso un milione di abitanti e rischiamo di dimezzarci in due generazioni, secondo la Banca mondiale. Nel 2050, l’italiano medio avrà 75 anni. Siamo l’osservato speciale del suicidio demografico che investe l’occidente. “La natalità è il primo punto del nostro programma”, aveva detto Giorgia Meloni a settembre. Sull’assegno unico, il governo Meloni ha aumentato del 50 per cento l’importo per i figli con meno di un anno, ma la base di 175 euro per le altre fasce di età decresce in base all’Isee famigliare, fino  a soli 50 euro per le famiglie che superano la soglia dei 40 mila euro. In pratica, siamo sempre fermi all’idea di aiutare i ceti più indigenti.