il vignettista senza filtri da Borgonovo ▷ “Sommerso da insulti, ma non faccio autocensura”

Sono tutti Charlie, finché la matita pungente – ma legittima – della satira non tocca loro in prima persona. Ed ecco che per Mentana quella di Mannelli “non è satira“, che per Riotta “è solo fango“, ma che – come fa notare Selvaggia Lucarelli – quelli che oggi si indignano per la Mannocchi magari sono gli stessi che per un anno hanno dato dell’idiota ad Orsini a tambur battente.
Eppure era così semplice parlare di libertà ai tempi di Charlie Hebdo. La stessa libertà che troppo manca nelle critiche – pesanti – fatte a Mannelli per la vignetta ormai celeberrima su Francesca Mannocchi: “Il cranio impoverito” fa arrabbiare assai di più dell’uranio impoverito, nonostante gli effetti del secondo siano ben più nefasti.
Anche più di una vignetta su Maria Elena Boschi, per la quale invero le critiche furono feroci anche allora. L’intestatario fu sempre Mannelli, che mai comunque inibì per questo la sua penna. Nemmeno quando ad essere ritratto è stato Francesco Borgonovo col consueto stile della satira. Nessuno in quel caso si è strappato le vesti. Neppure Francesco Borgonovo, che ha intervistato Riccardo Mannelli a ‘Punto & Accapo’ (chiedendogliela la vignetta).

Si lamentano tutti, a destra e a sinistra, però in questo caso tu hai…