“Sforzatevi di andare di oltre, ritroviamo la capacità di ascolto. Sta cambiando tutto. L’opposizione cosa vuole fare?”. A parlare così è Maurizio Landini, al congresso Cgil di Rimini. Il segretario del più grande sindacato ha di fronte tutti i leader del centrosinistra. Ed è un Landini che, negli ultimi anni, in alcuni casi, si è trovato a ricoprire posizioni non sovrapponibili a quelle dei leader del centrosinistra, anzi. Ci sono temi, insomma, salario minimo compreso, su cui la Cgil non ha avuto e non ha risposta identica a quella di Schlein o di Conte. E ci sono iscritti Cgil che, negli ultimi anni, non hanno votato per la sinistra. O situazioni in cui la Cgil si è trovata paradossalmente a portare acqua al campo sovranista (vedi gli attendismi sulla questione degli accordi per il green pass in fabbrica). Con quali prospettive Landini si ricandida alla guida della Cgil?
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