Un gruppo industriale italiano (privato) l’anno scorso ha fatturato 12 volte più della Fininvest, 3 volte più della Ferrero e il 40% in più di Exor. Il fondatore e maggiore azionista è un imprenditore originario di Lavagna (Genova) che da molti anni vive a Lugano. Si chiama Bruno Bolfo, 81 anni, è un ex impiegato delle partecipazioni statali degli anni Settanta, riservato e poco conosciuto ma considerato una leggenda nel mondo della siderurgia e in particolare del trading dell’acciaio.
Un’impressionante cavalcata
Nel 2020 la holding della sua famiglia aveva realizzato ricavi consolidati per 11,7 miliardi di dollari (il cambio con l’euro è ora intorno a 0,94), per balzare a 26,4 nel 2021 ed esplodere a 45,8 miliardi nel bilancio consolidato al 30 settembre 2022. Una cavalcata impressionante, mai vista, figlia di due anni «drogati» dai prezzi sui mercati di riferimento: trading di energia soprattutto e poi acciaio. Ma sotto un fatturato esploso c’è il vero indicatore dell’andamento industriale: il margine operativo, l’utile che è in crescita da sei anni e l’anno scorso ha raggiunto i 385 milioni. Di chi stiamo parlando? Del gruppo Duferco di cui Bolfo possiede il 50,04% e che governa — da presidente del gruppo — insieme alla famiglia del…