«Il regime autoritario stavolta finirà»- Corriere.it

di Monica Ricci Sargentini

Intervista a pochi giorni dal voto con il «Gandhi turco», sopra il 50% nei sondaggi. Ha messo insieme una colazioni vastissima: «Troppo? Ma così ci sarà pluralismo». Promette diritti per tutti. E sui morti del terremoto: «Colpa delle politiche clientelari»

DALLA NOSTRA INVIATA
ISTANBUL — Soffia il vento nella megalopoli turca e le gigantesche bandiere elettorali appese in piazza Taksim si impennano come in una danza. Al centro l’immagine di Kemal Kiliçdaroglu, candidato della coalizione di opposizione, è circondato da quattro manifesti del suo avversario. Il Gandhi turco, come lo chiamano per la sua indole ma anche per il suo aspetto, è sicuro di vincere, parla alla folla tenendo in mano una cipolla, simbolo del carovita. «Il successo elettorale delle forze della democrazia, libertà e giustizia sarà un eccellente punto di partenza per celebrare il 100simo anniversario della nostra Repubblica» dice in quest’intervista al Corriere della Sera. Uomo mite, considerato poco carismatico, il leader del Chp, il partito secolarista fondato da Atatürk, è riuscito nell’impresa di costruire un’alleanza molto eterogenea di nazionalisti, liberali e socialdemocratici. Ieri, poi, è arrivata la notizia del ritiro dalla corsa alla…