Dei mitici ‘80 in cucina ci ricordiamo anche le penne alla vodka, il manzo al pepe verde, la tagliata con la rucola. E le prime polemiche per il boom dei costi dei menu gourmet
Dei mitici Ottanta in cucina ci ricordiamo le penne alla vodka, il manzo al pepe verde, la tagliata con la rucola. Tutti piatti di cui, ammettiamolo, non abbiamo nessuna nostalgia. Però quanto è consolatorio – o forse desolante – scoprire che 35 anni fa, a Milano, si parlava già di caro-vita a tavola? «La caduta delle stelle. Ristoranti milanesi in vetta per il prezzo e in coda per il menù», titola il Corriere del 10 dicembre 1987.
Alla presentazione della Guida Michelin 1988 la polemica è sul portafoglio: a Milano – strano – non si riesce a mangiare bene sotto le 30 mila lire. Nessuna insegna meneghina compare nella lista di quelli che oggi si chiamano «Bib Gourmand», i locali di qualità sotto i 40 euro, e che all’epoca si definivano più didascalicamente «pasti accurati sotto le 25 mila lire». L’unico presente nella guida dell’anno prima, il cinese Kota Radja, «ha alzato i prezzi rinunziando al riconoscimento di economicità e buon servizio», ci informa l’articolista. La disamina continua: nel 1987 il capoluogo lombardo è la città con più…