Gli europramentari puntano il dito contro “le istruzioni impartite dal governo italiano al comune di Milano”. Al di là di come la si pensi, la scelta di censurare atto politico di uno stato membro in assemblea è un errore, che potrebbe persino rivelarsi controproducente
Il Parlamento europeo ha approvato in seduta plenaria un emendamento che “condanna le istruzioni impartite dal governo italiano al comune di Milano di non registrare più i figli delle coppie omogenitoriali”. Qualunque cosa si pensi della registrazione in questione (e chi scrive, per quel che conta, non è affatto avverso), la scelta di censurare un particolare atto politico di un governo membro in assemblea è un errore, che potrebbe persino rivelarsi controproducente. Il contenzioso dell’Italia con le istituzioni europee sulla registrazione dei figli di coppie omosessuali che siano costituite da cittadini di paesi europei in cui è consentito il riconoscimento dei figli non c’entra quasi niente, visto che le richieste di registrazione presentate a Milano sono quasi tutte di cittadini italiani. Il governo ha chiesto che si rispetti la legge vigente, e ovviamente ha il diritto di farlo. Che poi la legge sia criticabile e debba essere emendata è una questione che deve decidere…