A dieci anni dal brano che l’ha portata al successo “Milano, sushi & coca“, Myss Keta ha rilasciato un’intervista a Il Corriere della Sera, in cui ha parlato, sempre nella riservatezza, della sua vita e dove ha ripercorso la sua carriera, partendo proprio dalle origini. Nel giornale, infatti, descrive la canzone come la fotografia, ancora affidabile oggi, di una città “che da una parte è conturbante e dall’altra ti turba profondamente. In questo testo ho cercato di restituire tutti questi angoli diversi, la seduzione ma anche la repulsione che ti dà vedere certi movimenti, certe situazioni notturne. La Milano di sushi & coca magari è cambiata nella forma, ma molte cose sono ancora quelle lì”.
L’identità di Myss Keta è da sempre avvolta dal mistero. Di lei non si conosce l’età, il vero nome e tanto meno il viso, da sempre coperto da una maschera che indossa in tutti i suoi concerti ed eventi pubblici. L’unica cosa, certa, di lei è che è una “milanese con Venezia nel cuore“. Tuttavia, ha rivelato che, tramite il personaggio che porta sul palco, in realtà, mostra alcune cose del suo passato, anche se vuole che siano i suoi fan ad indagare e cercare di scoprirla.
“La sua maschera non rischia di diventare una gabbia?”, ha chiesto il…