Beppe Saronni legge il Giro d’Italia: «Thomas sembra più solido, Almeida è il più generoso. Cosa penso della tappa accorciata? Una volta presi acqua e freddo dall’Aprica fino a Bormio. Non c’era Moser in gruppo: con lui, non ci davano mai l’agibilità…»
CAORLE «Succede anche nel calcio: un gol allo scadere può infiammare la partita. Questo Giro è così: ci ha fatto aspettare, però adesso ci divertiamo». Giuseppe Saronni detto Beppe, la pazienza di attendere il momento giusto per mettersi due Giri (’79 e ’83) in tasca. La rosa, con tre corridori in 29” (Thomas, Almeida, Roglic) a tre tappe dalla fine (più la grande festa di Roma), la sfoglia lui.
Saronni chi vince?
«Oddio, i pronostici sono fatti per essere sbagliati ma di certo, con tre arrivi di fila in salita, non ci si può più nascondere».
Chi è il più attrezzato tra Thomas, Almeida e Roglic?
«Mi attengo a ciò che vedo. Sui Cappuccini l’uomo da battere mi era sembrato Roglic, invece sul Bondone ha accusato, e un po’ mi dispiace. I fatti dicono che il più solido è stato Thomas
, che ha ripreso la maglia da leader, il più generoso Almeida, che ha acceso la miccia, e il più conservativo Roglic, che si è difeso bene. Val di Zoldo, oggi, non…