Quasi mille violazioni in un solo mese. Per mancata esposizione dei prezzi, o per prezzi segnalati diversi da quelli praticati, o mai comunicati al ministero delle Imprese come invece dovrebbe essere fatto. Ancora una volta carburanti e benzinai rischiano di tornare al centro delle polemiche dopo che la Guardia di Finanza dall’inizio dell’anno ha effettuato 2.500 interventi in tutta Italia accertando 989 violazioni, e proprio su quegli elementi che il nuovo decreto Carburanti intende mettere sotto controllo: prezzi non trasparenti.
Le violazioni
I dati arrivano dal colonnello della Guardia di finanza, Alberto Nastasia, durante un’audizione in commissione Attivit produttive alla Camera dove il decreto legge in esame. Nel solo mese di gennaio 2023 – ha spiegato Nastasia – sono stati eseguiti 2.518 interventi, con la contestazione di 989 violazioni, di cui 341 per mancata esposizione o difformit dei prezzi praticati rispetto a quelli indicati e 648 per omessa comunicazione al ministero. I controlli sono stati intensificati dopo l’aumento dei carburanti – con punte di oltre 2 euro al litro sia per benzina che per gasolio -, avvenuta con il ritorno delle accise dal primo gennaio 2023 (18 centesimi al litro).