Iene, Sara Tommasi sul bipolarismo: accuse di strumentalizzazione

Quella di Sara Tommasi è una delle vicende più tristi ma in qualche modo istruttive del mondo dello spettacolo. Una ragazza di provincia, con il sogno di diventare showgirl, di entrare nel dorato mondo dello spettacolo, come tante. Bella come molte. Con tante fragilità e insicurezze, come tutte. Che all’inizio ha fortuna, entra nella scuderia di Lele Mora, ai tempi il più potente talent scout e manager dei vip: finalista a Veline, paperetta a Paperissima, schedina a Quelli che il calcio, poi showgirl e inviata. Sara sembra avercela fatta, aver realizzato il suo sogno si laurea anche alla Bocconi con una tesi sul caso Parmalat. Poi i primi segni che qualcosa non va: eccessi, vita notturna sfrenata, fidanzati e frequentazioni poco raccomandabili, dichiarazioni sempre più sconclusionate, paparazzate in cui appare in vesti succinte e si lascia andare a gesti volgari. Sara non sta bene, è evidente. E tra chi si diverte e prenderla in giro o a cavalcarne l’instabilità, altri lanciano il grido d’allarme.

I genitori cercano di aiutarla, ma lei sprofonda sempre di più. Il resto è storia: la deriva con Marra, il filmino hard. E alla fine, il ricovero. Scompare dai social e dai media per qualche tempo. Poi improvvisamente ritorna, il fisico e il viso segnati dalle…