La capriola del manganello. L’intollerabile caso di violenza della Polizia locale non è un problema di Meloni o della destra, è un problema di chi governa il capoluogo lombardo. Che da dodici anni è guidato da sindaci di sinistra che hanno fatto dell’inclusione la loro bandiera
Subito dopo la diffusione del video dell’increscioso pestaggio a Milano di una persona (donna brasiliana, una trans: altrimenti i correttisti sospettano omofobia) a opera di agenti della Polizia locale, è cominciato un fenomeno a dir poco stupefacente. Carlo Verdelli è stato tra i primi a evocare una mentalità da “manganello”, che ovviamente chiamerebbe in causa la destra; ma ieri il tentativo di etichettare come “fascista” il pestaggio di Milano era pervasivo fino al ridicolo. Citeremo fra i tanti uno scalcagnato romanziere, del resto penna del Fatto, che è riuscito a twittare: “Non si fa in tempo a costruire la narrazione farlocca del ‘fascismo degli antifascisti’, che i vigili di Milano ci ricordano il fascismo dei fascisti”. Che i vigili di Milano dipendano, da anni, da amministrazioni di sinistra, non conta. Ma la verità fattuale, rimessa sulle sue gambe, è diversa.
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