«I favoriti devono muoversi. Roglic con due allunghi vincerà»- Corriere.it

di Marco Bonarrigo e Gaia Piccardi

L’ex ciclista Gianni Bugno, maglia rosa nel 1990, dice la sua sull’edizione in corso del Giro d’Italia

Gianni Bugno, lei che nel 1990 lo vinse indossando la maglia rosa dalla prima all’ultima tappa, cosa pensa di questo Giro d’Italia?

«È già cominciato?».

Oggi 16ª tappa con arrivo sul Monte Bondone. Mancano solo sei giorni alla fine.

«Quasi non me n’ero accorto… Mi pare un Giro spezzato in due: quello spettacolare di chi ogni giorno lotta per la vittoria di tappa e quello un po’ moscio dei favoriti che si marcano tra loro».

Il Giro vero comincia oggi?

«Sarebbe ora, ma non ne sono certo. Lo spazio per attaccare sul Bondone c’è, anche se la salita non è durissima. Ma temo non ne approfitterà nessuno. Se Armirail non si stacca, possibile che il francese tenga addirittura la maglia rosa. Se invece dovesse perdere terreno è probabile che la classifica torni ad essere quella di tre giorni fa: Thomas, Roglic e Almeida, a pochi secondi l’uno dall’altro».

Perché nessuno attacca?

«Per paura di sparare colpi a vuoto: pensano che tutto si deciderà sulle Tre Cime di Lavaredo venerdì e sul Monte Lussari sabato e vogliono arrivare freschi al weekend. Su pendenze così ripide, i distacchi si allargheranno: se Roglic è il…