I benzinai dividono la maggioranza: il governo vuole il cartello con i prezzi, Lega e Forza Italia no

La telenovela sul cartello obbligatorio nelle stazioni di carburanti, introdotto un mese fa dal governo con un decreto d’urgenza, è uscita dalle prime pagine dei giornali ma continua alla Camera. E sta diventando un caso politico nella maggioranza. L’epicentro è la commissione Attività produttive di Palazzo Madama dove è in corso l’esame del provvedimento che deve essere convertito entro il 15 marzo. Mentre Forza Italia e Lega hanno sposato le richieste dei sindacati dei benzinai – supportate trasversalmente da tutti gli attori della filiera – il governo non vuole fare passi indietro rispetto alle sue posizioni. Da un lato mantiene aperto il dialogo con gli operatori attraverso il tavolo tecnico presieduto dal ministro delle Imprese Adolfo Urso, che si è aggiornato ieri. L’obiettivo è definire entro i prossimi tre mesi un disegno di legge per il completo riordino del settore. Dall’altro, in commissione, il governo fa muro alla richiesta di sostituire il cartello con un Qr code.

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