«Ho perso la vista ma non la voglia di fare ciò che amo. Quando ho ripreso lo skate, sono nato una seconda volta»- Corriere.it

di Erika Cuscito

Lo skater 25enne di Santiago di Compostela racconta la sua rinascita dopo la scoperta della malattia che lo ha reso cieco: «La gente è prevenuta nei confronti della disabilità, ma il mio caso è emblematico: pensavo che non sarei mai più tornato su uno skate e invece oggi lo faccio meglio di prima. Ora voglio contribuire allo skate paralimpico»

«A volte mi sembra che la vita mi abbia dato una seconda possibilità per vivere le cose con più entusiasmo. Ho perso la vista, ma ho trovato la voglia di fare. Ero un ragazzo come tanti, mi piaceva molto andare in skate, tutta la mia vita ruotava attorno a quello. Ricordo il giorno in cui ho ripreso la tavola come uno dei più felici della mia vita, è stato come
nascere una seconda volta».

Marcelo Lusardi ha 25 anni, una passione per la musica e per lo skateboard, tanta voglia di vivere e una
neuropatia ottica di Leber,
una malattia degenerativa che nel 2015 gli ha portato via la vista nel giro di pochi mesi. È iniziato tutto una sera di giugno, quando Marcelo e i suoi amici volevano godersi i fuochi e il falò della festa di San Juan: è li che Marcelo ha cominciato a vedere quelle luci un po’ sfocate. «Come se ci fossero dei puntini», racconta. «Lì per lì, non gli ho dato molta importanza».