«Oggi il problema non è che non si può dire nulla, è che si può dire tutto, anche troppo: ognuno è libero di ferire e offendere». Il pubblico migliore? «Al Nord: è pieno di terroni civilizzati»
Luca Medici, anzi Checco Zalone, la vedo in forma.
«Esco ora dalla palestra. Mi alleno tutti i giorni».
Pesi? Bilancieri?
«Fa tutto il personal trainer; io non faccio un cazzo».
Non si può dire questa parola sul Corriere.
«Capisco. E, conoscendo il suo cognome, capisco il suo dramma. Scriva: io non faccio nulla».
Fa teatro: 55 spettacoli in giro per l’Italia, tutti esauriti. Che Italia ha visto?
«Un Paese senza pazienza. Non vuole più racconti ma sintesi. I ragazzi non guardano più la partita; preferiscono gli highlights».
Nella sua ultima intervista, tre anni e mezzo fa al Corriere, lei si ribellò al politicamente corretto: «Qui non si può dire più nulla…».
«Oggi il problema è quello opposto: qui si può dire tutto; anche troppo. Si dà voce a chi non lo merita. Ognuno è libero di sparare le sue nullate, di ferire, di offendere, senza conseguenze. Il male del secolo è il narcisismo. E il nostro specchio di Narciso è il telefonino. Sto cominciando a pensare a un film, e il tema sarà questo: il narcisismo di…