Un reportage della tv americana Pbs sottolinea come sarebbero stati ceduti macchinari per fare missili e munizioni di precisione. Il comunicato della scuderia: «Tutto falso»
L’accusa è pesante. Quella di aver violato le sanzioni contro la Russia disposte dopo l’inizio della guerra in Ucraina. E viene dalla tv americana Pbs, celebre per l’accuratezza dei suoi reportage. La televisione Usa sostiene che registri doganali in suo possesso attestano che la società americana Haas Automation avrebbe effettuato 18 spedizioni in Russia tra marzo e ottobre del 2022, per un totale di 2,8 milioni di dollari (circa due milioni e 637mila euro). La società americana avrebbe venduto, sempre secondo Pbs, macchine utilizzabili anche per produrre missili e munizioni di precisione. La tv Usa porta a sostegno della sua tesi quanto attestato anche dal Consiglio di sicurezza economica dell’Ucraina, una organizzazione che ha il compito di identificare e contrastare le minacce interne ed esterne alla sicurezza economica in Ucraina.
Il nome Haas fa scalpore perché è lo stesso del team di F1 già coinvolto nella vicenda Mazepin. La scuderia è stata fondata infatti proprio da Gene Haas della Haas Automation, ma non fa più parte della conglomerata Haas…