Guerra è pace

La “schizofrenia” della civiltà occidentale, certificata dalla gestione e dagli esiti della pandemia Covid, procede inesorabile. E uno dei sintomi inequivocabili del suo progressivo decadimento cognitivo, morale e spirituale ha a che fare con l’ottavo comandamento: non dire falsa testimonianza. Che, poi, non è un precetto esclusivo della tradizione giudaica, ma anche di quella cristiana, buddhista, islamica e di ogni altro percorso religioso, essoterico o esoterico, di cui vi sia traccia nella storia umana.

Non dire le bugie è talora un consiglio, talaltra un suggerimento, talvolta addirittura, come nel caso del decalogo, un “ordine”. Forse perché mentire è una delle deviazioni etiche patologiche dell’uomo. Di sicuro, perché la quantità, la qualità e il livello della (nonché l’intensità dell’abitudine alla) menzogna rappresentano la cifra stessa della decadenza di una società, oltre che di un individuo. Non a caso il sommo poeta collocò nel penultimo cerchio dell’Inferno i fraudolenti verso chi non si fida e nell’ultimo i fraudolenti verso chi si fida. Nell’uno e nell’altro cerchio, di bugiardi matricolati si tratta.

Ed è questo il motivo per cui oggi vanno tanto di moda le parole “narrazione” e “storytelling” nel…