Gabriel Garko, ai microfoni di “Belve”, trasmissione di Rai Due condotta da Francesca Fagnani, ha parlato dell’Ares gate: “Io non avrei mai denunciato, non avrei fatto nulla. Se Alberto Tarallo fosse stato ancora forte, lo scandalo, secondo me, sarebbe potuto uscire. È difficile spiegare oggi, nel 2023, come si vivesse tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta, con delle regole che esistevano e che non ho inventato io. Questo riguardava anche il mondo dei calciatori. Per fare un lavoro, bisognava omettere determinate cose”.
Quegli anni trascorsi in Ares, ha aggiunto Gabriel Garko, “non sono stati semplici per la mia formazione come persona, ma ho imparato tanto a regger botta, cosa che questo lavoro richiede, togliendoti la libertà di fare cosa vuoi e di essere cosa desideri. Quegli anni sono passati, ma ora voglio vivere proiettato verso l’oggi e verso il domani. All’epoca avevo imparato a interpretare un ruolo anche nella vita di tutti i giorni e questa cosa l’ho usata come scudo”.