Nuova puntata giudiziaria nello scandalo su un vasto traffico di antichità che coinvolge direttamente il Louvre. Gli archeologi Jean-François Charnier e Noëmi Daucé sono ora sospettati di aver promosso la vendita di reperti egizi nonostante gli avvertimenti sulla loro provenienza.
L’inchiesta aveva già portato a maggio al fermo di Jean-Luc Martinez, direttore del Louvre tra il 2013 e il 2021, accusato di riciclaggio di denaro e complicità in frode organizzata di reperti archeologici. Daucé, oggi conservatore al Louvre di Parigi, è stato in passato a capo del dipartimento di archeologia dell’Agence France Muséums che si è occupata del lancio del Louvre di Abu Dhabi. Charnier, che pure aveva lavorato all’Afm con Daucé, è diventato consulente dell’agenzia Afalula per lo sviluppo culturale della regione di Al-Ula in Arabia Saudita.
Francia, l’ex direttore del Louvre indagato per traffico di antichità
dalla nostra corrispondente
Anais Ginori
Gli accordi con Abu Dhabi
L’inchiesta giudiziaria, cominciata in gran segreto dalla procura di Parigi, incrocia proprio l’accordo per la…