A sorpresa l’Italia resiste e cresce. Malgrado tutto. Sono molteplici i fattori che hanno determinato questo (positivo) effetto a sorpresa. Li spiega Ferruccio de Bortoli nella sua consueta analisi su L’Economia in edicola lunedì gratis con il Corriere della Sera. A un anno dallo scoppio della guerra, che continua a mietere vittime innocenti, gli effetti del conflitto sull’economia non sono più nefasti. E questo dimostra che la Russia ha perso quel potere che le aveva permesso di triplicare i prezzi del gas. «Assistiamo — ricorda de Bortoli — incredibilmente a un rapido e inatteso cambiamento di congiuntura economica. A una sorta di disaccoppiamento tra guerra ed economia. Gli eventi bellici non hanno più, come all’inizio delle ostilità, un immediato riflesso sulle quotazioni dell’energia e delle materie prime, in particolare quelle agricole. E noi? Nonostante la cronica fragilità della situazione politica, famiglie e imprese «tengono». La diversificazione delle fonti energetiche è ben avviata ma non bisognerebbe abbandonare il piano dei rigassificatori. E intanto in Borsa le mid cap che hanno reso il 650% in 20 anni vengono guardate con interesse dagli investitori.
Le proposte per lottare contro il caro vita
Molto ricca, come sempre, la sezione…