Il reporter americano fermato a Ekaterinburg. Il suo arresto, motivato con un’accusa di spionaggio, potrebbe costargli vent’anni di reclusione. Maria Zakharova: «Ci sono già stati altri casi di noti giornalisti occidentali colti in flagrante»
Alle 20 di ieri sera il giornale Vechernie Vedomosti di Ekaterinburg pubblica un breve testo sulla sua homepage. «Un nostro lettore è stato testimone di un fermo (o di un sequestro) di persona nel centro di Ekaterinburg, vicino al ristorante Bukowski Grill in via Karl Liebknecht. Presumibilmente poliziotti o agenti di altre forze in borghese hanno caricato un uomo a bordo di un pullmino. Alla persona in questione è stato tirato sulla testa il pullover che indossava, in modo da non far vedere la sua faccia ai passanti. Al momento della pubblicazione non siamo riusciti ad avere un commento ufficiale dai servizi di sicurezza. Se siete a conoscenza di particolari, scriveteci».
Quella persona si chiama Evan Gershkovich, è un giornalista americano che da anni si occupa di Russia per il Wall Street Journal
. E il suo arresto, motivato con un’accusa di spionaggio, che potrebbe costargli vent’anni di reclusione, sta diventando in fretta un caso internazionale. La Russia ha ottenuto un’altra pedina di scambio con altri…