E ci risiamo. Ignazio La Russa fa del revisionismo prêt-à-penser sull’attentato di via Rasella, ennesimo episodio di un passato missino che non passa e di post fascismo non abbastanza post, con prevedibile irritazione di Giorgia Meloni che di altre polemiche non avrebbe bisogno, specie in un momento delicato come questo. E dire che un modello di decoroso silenzio istituzionale, il centrodestra di governo l’ha in casa. Prendete Lorenzo Fontana. Che fine ha fatto il presidente della Camera? Fu eletto il 14 ottobre scorso e da allora è sparito dai radar. I soliti cinici dicono che l’Italia del Meloni I è così a destra che ci sono già i desaparecidos: sta di fatto che Fontana, impegni della carica a parte, non si fa vedere e non parla. E dire che ci si poteva aspettare più interventismo da un politico che, quanto a idee, è saldamente a destra di Torquemada. Per dire, era legittimo temere una replica dell’indimenticata Irene Pivetti prima maniera, ricordate? Collo torto, bocca stretta, tutto un pallore conventuale, un foulard annodato fin sotto il mento tipo soggolo, una croce della Vandea (anni dopo, ce la trovammo in tv in versione fetish, coperta di pelle nera, sono corsi e ricorsi storici che nel suo caso assurgevano però a vette pirandelliane,…