Il senatore Pd: Al posto di Draghi chiederei, ai partiti che volessero farlo tornare al governo, garanzie d’acciaio sul fatto che non ricomincino con la guerriglia politica
ROMA – «Basta con le frecciate polemiche e con i giochetti degli ultimatum».
Luigi Zanda, anche lei come Letta si è stancato di incassare «veti e sportellate» da Calenda?
«Mi dispiacerebbe — risponde il senatore, ex capogruppo del Pd — ma se Calenda vuole andare da solo perderà molti collegi».
E molti ne perderà il Pd.
«Si, può darsi, ma nelle ultime tornate amministrative era già visibile una tendenza alla polarizzazione e noi vedremo sia FdI che il Pd ottenere un risultato molto buono, tra il 25% e il 30%. Mentre nessuno degli altri partiti può dirsi certo del proprio successo».
Un risultato a due cifre Calenda lo vede col binocolo?
«Non riesco a immaginare il risultato del partito di Calenda perché sinora non si è mai cimentato in una elezione nazionale».
La nascita di un terzo polo farebbe perdere al Pd diversi seggi nei collegi e favorirebbe la destra. Non è così?
«I rischi maggiori sono altri. Con la riduzione del numero di parlamentari cambia profondamente la forma della nostra rappresentanza. Nelle commissioni è possibile che…