Sono più di un milione le persone presenti all’aeroporto di Ndolo in Kinshasa, per partecipare alla messa con Papa Francesco. Il pontefice esorta: «l’Africa sia protagonista del suo destino!»
Le strade di Kinshasa si riempiono prima dell’alba, macchine e furgoncini colmi, tre o quattro persone per moto, gente in cammino da ore, l’aeroporto di N’dolo è uno scalo secondario per velivoli leggeri che hanno conosciuto tempi migliori e alla messa del Papa è arrivato più di un milione di fedeli, alcuni stanno in bilico su ali e fusoliere. Una giornata strana di sole velato, canti e gioia, nonostante tutto, si vede un uomo con un cartello che dice «basta con i massacri, è troppo» mentre Francesco sillaba nell’omelia: «Noi che siamo di Gesù non possiamo lasciare che in noi prevalga la tristezza, non possiamo permettere che serpeggino rassegnazione e fatalismo, in un mondo scoraggiato per la violenza e la guerra i cristiani fanno come Gesù che, quasi insistendo, ha ripetuto ai discepoli: Pace a voi!».
Il Papa lo dice subito, citando il racconto evangelico dell’incontro con i discepoli dopo la risurrezione: «Il Risorto parla ai suoi: “Pace a voi!”. È più che un saluto: è una consegna». In un Paese nel…