Non si placa il dibattito dopo la scorsa puntata di Piazzapulita, nella quale è stata invitata al dibattito l’inviata di guerra Francesca Mannocchi. Ma a far diluviare critiche sui social non sono le sue parole sull’opinione pubblica che, “quando non è lucida“, deve prescindere dall’”intervento dei decisori“. No, l’indignazione è tutta per una vignetta comparsa sul Fatto Quotidiano che recita: “Il cranio impoverito“, con su una caricatura della giornalista che ripete i medesimi concetti.
La bufera prende il la dalle parole del premier Giorgia Meloni, la quale avrebbe dichiarato che “L’opinione pubblica non ci interessa, Kiev va sostenuta“. Solo l’ultimo dei tanti concetti interventisti atti all’invio di armi, incluse quelle all’uranio impoverito: un affare che porta con sé una devastante pandemia tumorale che colpisce sia civili che militari.
I toni mainstream però sono acquiescenti, quando non tesi a sminuire. Tranne se si tratta di opinione pubblica, e quella italiana sull’invio di armi è molto “tiepida” sulla causa ucraina, per usare un eufemismo.
Poco importa per il premier, così come per Francesca Mannocchi, alla quale ha risposto il direttore del Fatto Quotidiano: “Il decisore non può semplicemente ignorare che il 60%…