Aeroporti con migliaia di auto elettriche parcheggiate, che diventano come una gigantesca batteria in grado di stabilizzare la rete nazionale con la produzione in eccesso. Strade e autostrade attraversate da mezzi che dialogano con le infrastrutture. Citt con flussi di traffico pi veloci grazie all’intelligenza artificiale. il nuovo mondo che immagina Alessandro Benetton, impegnato nella trasformazione del business, con l’intenzione di traghettare Atlantia dalle infrastrutture di ferro e cemento a realt governata da tecnologia e dati. Gli ha dato un nuovo nome, Mundys, parola che ha forti radici latine e che ora, dall’alto dei suoi 7,4 miliardi di ricavi — in aumento di un miliardo rispetto a un anno fa —, guarda al mondo. E segna un altro elemento di discontinuit rispetto al passato. Un cambiamento rappresentato anche da quei 10,4 miliardi di investimenti organici attualmente a piano. Cifra che potrebbe aumentare perch non tiene conto dello sviluppo futuro, fatto di acquisizioni, nuove gare e nuovi progetti. In questo campo, sar decisivo il ruolo di ceo del gruppo affidato ad Andrea Mangoni.
La rivoluzione
L’Italia il primo Paese per investimenti del nostro gruppo con il 32% delle risorse programmate, mentre il restante 68% pu essere un’opportunit…