dai medici agli ingegneri- Corriere.it

Non si ferma la fuga dei giovani laureati che lasciano il Paese per trovare stipendi e opportunit di carriera migliori oltre confine. Secondo l’elaborazione dei dati del Ministero dell’Universit e Istat pubblicata dal Sole 24 ore, il trasferimento all’estero, la famosa fuga di cervelli, interessa tra il 5% e l’8% dei laureati italiani. Si stimano 248 mila laureati esportati nell’intero periodo 2012-2021 e dalla pandemia il saldo tra chi parte e chi resta negativo: -79 mila persone tra i 25 e i 34 anni con in tasca una laurea. Il che apre a una riflessione profonda sul futuro del mercato del lavoro italiano.

Non la mobilit il problema

La mobilit dei talenti non dovrebbe essere un problema in un Paese che vive di connessioni e collaborazioni internazionali ma la questione per l’Italia che perde risorse gi scarse: i laureati sono il 28% contro una media Ocse del 40%. E per d i pi, li portiamo ad emigrare ma non ne attiriamo dall’estero. Se al Nord questo fenomeno mitigato dagli arrivi di giovani laureati dal Sud, lo stesso non avviene nel Mezzogiorno che perde teste (e non solo). Le regioni del Nord, specialmente Veneto e Lombardia, ogni anno attirano oltre 116 mila giovani dal Sud e dalle Isole, le regioni del centro come il Lazio quasi 13 mila con un…