Durante la pandemia non si è mai cercato di correre su due binari, puntando da un lato sulla campagna vaccinale e dall’altro sulle cure domiciliari. I vaccini venivano considerati come l’unico strumento per poter combattere o ‘prevenire’ il Covid, al punto da demonizzare ogni farmaco che alcuni medici stavano utilizzando, con successo, per trattare il virus. Ancora oggi sulla tematica sembra esserci ancora molta omertà, sebbene a parlare siano proprio quei pazienti testimoni di quei trattamenti farmacologici rivelatisi efficaci al punto da salvar loro la vita, senza sviluppi postumi di tossicità o effetti collaterali.
Ancora una volta è stato il programma di Mario Giordano, Fuori dal Coro, ad aver scoperchiato ciò che appare essere ancora troppo scomodo. Tra gli intervistati, nel corso della puntata del 16 maggio, ci sono stati medici, sospesi dall’ordine per essersi discostati dai diktat ministeriali dell’epoca, e persone guarite con farmaci vietati dall’allora Ministro della Salute Speranza.