Le azioni del Credit Suisse Group AG hanno toccato il punto più basso di sempre, scendendo fino ad un minimo di 1,56 Chf per poi riprendersi leggermente durante la giornata.
Si tratta dell’ottava seduta consecutiva di ribasso, che arriva sulla scia dei problemi di ristrutturazione, dei ritardi nella presentazione della relazione annuale a causa delle “debolezze materiali” segnalate dalla SEC la scorsa settimana e di un più ampio crollo del settore a seguito del collasso della Silicon Valley Bank. Oltre a queste sfide, la travagliata banca svizzera si trova ora ad affrontare un nuovo problema: il suo principale azionista ha dichiarato che non investirà ulteriormente a causa del forte calo delle valutazioni.
“La risposta è assolutamente no, per molte ragioni, al di fuori della più semplice, che è quella normativa e statutaria“, ha dichiarato il presidente della Saudi National Bank Ammar Al Khudairy a Bloomberg TV in un’intervista di mercoledì.
Questo in risposta a una domanda se il Credit Suisse avrebbe ricevuto nuove iniezioni se fosse emersa un’altra crisi di liquidità.
La Saudi National Bank, che appartiene per il 37% al fondo sovrano del regno, è il maggiore azionista del Credit Suisse dalla fine del 2022, dopo aver acquisito una quota…