La fiducia del mercato fragile dopo il crac Svb
A differenza di Silicon Valley Bank, Credit Suisse non sembra oggetto – almeno in questo momento – di una corsa dei creditori e dei depositanti al ritiro delle proprie esposizioni. Ma la fiducia del mercato è fragile e l’istitituto ha dimensioni sostanziali: un bilancio con passività per 486 miliardi di franchi svizzeri (525 miliardi di euro) alla fine del 2022 e una capitalizzazione di Borsa ridotta ormai a soli 7 miliardi. Gli spread sui «credit default swap» di Credit Suisse, derivati che assicurano sull’insolvenza di un debitore, sono saliti da 350 punti base (3,5%) all’inizio del mese a 565 adesso: il mercato sta facendo pagare di più l’assicurazione sull’insolvenza della banca. Il suo titolo azionario è già caduto del 39% dall’ultimo giorno di febbraio.
Il crollo delle Borse
Il contagio di Borsa sulle banche è subito ripreso stamattina. Deutsche a metà giornata perde l’8,9%, Unicredit il 7,3% e Société Générale l’11,9%. Puntano al ribasso anche i futures prima della riapertura dei mercati negli Stati Uniti. Il contagio sul settore bancario covava sotto la cenere. E adesso è riemerso alla luce del sole, in attesa delle decisioni della Banca centrale europea e della…