SANITÀ

Pubblicato il: 18/02/2020 16:20
Due ‘spie’ nel sangue dei pazienti contagiati dal nuovo coronavirus potrebbero predire l’evoluzione dell’infezione in polmonite grave. Lo ha scoperto un gruppo di ricercatori del Tongji Hospital di Wuhan, megalopoli epicentro dell’epidemia, in uno studio pubblicato sul ‘Chinese Journal of Tuberculosis and Respiratory Diseases’. Gli autori suggeriscono che l’aumento nel siero dei livelli di due sostanze – la citochina interleuchina-6 (IL-6) e il recettore dell’interleuchina-2 (IL-2R) – andrebbe monitorato per prevedere la severità e la prognosi di Covid-19, così da personalizzare il trattamento in modo più precoce.
Gli scienziati sono partiti dall’osservazione che, in alcuni malati, nel giro di 1-2 settimane l’infezione da Sars-CoV-2 inizia a causare sintomi particolarmente gravi a causa di una cosiddetta ‘tempesta…