“Se falliamo non fallisce solo Meloni, mal’Italia intera. Anche una forza intransigente come noi non può rimanere a guardare”, dice l’ex premier, dopo le aperture degli scorsi giorni a una discussione sulle riforme istutuzionali. Il capo del M5s vuole guadagnare spazio e isolare Schlein
Rivendica i successi di un tempo e attacca, ma fa anche il costruttore. E sul Pnrr, tra dolcevita e pochette, è pronto a dismettere le barricate. Giuseppe Conte vuole riprendersi la scena, recuperare quella centralità politica appannata dall’ascesa di Elly Schlein. Questa volta gioca carta della responsabilità e ostenta preoccupazione per i fondi europei, per quella terza tranche da 19 miliardi che potrebbe non arrivare a causa dei ritardi di programmazione. Ragion per cui, assicura, “Il M5s è disponibile a rimboccarsi le maniche per dare il proprio contributo nell’interesse comune”. Il fu avvocato del popolo invoca “un tavolo”: “anche una forza di opposizione intransigente come noi non può rimanere a guardare”.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta…