Manca poco alla due giorni delle principali banche centrali, la statunitense Fed e la Bce. Ambedue protese, da un lato, a perseguire una politica restrittiva dei tassi d’interesse, ma, al tempo stesso, consce che i rialzi dei tassi stessi già attuati stanno producendo i risultati sperati. Ancorché il ritorno del livello di incremento del costo della vita al 2% resti un obiettivo di medio termine. È quasi certo che il valore dei tassi ufficiali continuerà ad aumentare, seppure per valori non aggressivi, com’è accaduto nei mesi passati. L’effetto immediato, seppure graduale, sarà quasi certamente il lento incremento dei rendimenti delle emissioni obbligazionarie a cedola fissa.
Il traguardo
Fin d’ora, probabilmente, il rendimento dell’emissione decennale del nostro Paese potrebbe salire dall’attuale 4%. A fronte, come accade in questi casi, di un ritorno del valore di mercato a prezzi via via cedenti. All’atto pratico, nell’ipotesi che i rendimenti di mercato salgano o scendano di un punto, il prezzo dell’emissione decennale subisce una variazione di circa otto punti. In discesa, se i tassi salgono, in ripresa, nel caso opposto. Tatticamente, a fronte di un aumento del rendimento dell’emissione decennale che tenda al 4,5% , sarebbe una buona…