I giudici e il riassetto voluto dal nuovo governo di destra. Oltre 200 mila in piazza nelle citt del Paese
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
GERUSALEMME — Sette giorni dopo l’insediamento alla fine dell’anno scorso il governo di estrema destra ha presentato quella che considera una riforma necessaria del sistema. La faccia davanti alle telecamere e le idee che ci stanno dietro le ha messe Yariv Levin, nominato ministro della Giustizia da Benjamin Netanyahu proprio per implementare il progetto che punta a ridimensionare il ruolo della Corte Suprema, dei giudici e dei magistrati. Di fatto sottoponendoli alla maggioranza del momento, a questa maggioranza in questo momento. Per l’opposizione il blitz punta a trasformare il Paese in un regime autocratico, il primo ministro ribadisce di voler rafforzare la democrazia.
Quale il sistema attuale?
Israele non ha una costituzione, negli anni sono state approvate dal parlamento tredici leggi di base che si ispirano alle indicazioni della Dichiarazione di Indipendenza: si concentrano soprattutto sui rapporti tra i poteri dello Stato, sulla protezione dei diritti civili e delle minoranze. La Corte Suprema ha il potere di bloccare e rinviare alla Knesset una norma che contraddica queste leggi o sulla base della…