Secondo alcuni ex dipendenti di Google e Meta l’ondata di attenzione intorno alla nuova tecnologia starebbe spingendo i giganti americani a muoversi più rapidamente: potrebbe diventare un problema per la privacy o la sicurezza dei dati
Tre mesi prima del debutto a novembre di ChatGPT, Meta, la società madre di Facebook, ha rilasciato un chatbot simile. Ma a differenza del fenomeno immediato di ChatGPT, con più di un milione di utenti nei primi cinque giorni, Blenderbot di Meta era noioso, ha detto lo scienziato capo della sezione intelligenza artificiale di Meta, Yann LeCun. “Il motivo per cui era noioso era che era stato reso sicuro”, ha dichiarato LeCun la scorsa settimana in occasione di un forum organizzato dalla società di consulenza sull’intelligenza artificiale Collective. LeCun ha attribuito il motivo della tiepida risposta del pubblico alla “eccessiva attenzione di Meta alla moderazione dei contenuti”, come ordinare al chatbot di cambiare argomento se un utente chiedeva della religione. ChatGPT, invece, conversa sul concetto di falsità nel Corano, scrive una preghiera per un rabbino da consegnare al Congresso e paragona Dio a uno scacciamosche.
ChatGPT sta rapidamente diventando mainstream ora che…