Vietare, assecondare, arrendersi, governare, forse imparare… Che fare con la tecnologia a scuola e all’università? E come prenderla: come una piccola truffa (il solito copia & incolla) o come un’opportunità per l’apprendimento?
Vietare, assecondare, arrendersi, governare, forse imparare… Che fare con la tecnologia a scuola e all’università? E come prenderla: come una piccola truffa (il solito copia & incolla) o come un’opportunità per l’apprendimento?
L’introduzione dell’intelligenza artificiale e di strumenti quali ChatGPT nella scuola potrebbe essere produttiva. Non occorre demonizzare a priori l’intelligenza artificiale ma, al contrario, bisogna valutarne le potenziali applicazioni in ambito scolastico. D’altronde se la scuola vuole evolvere, proiettarsi nel domani e andare oltre alla mera didattica frontale deve cercare di cogliere proprio queste opportunità. L’intelligenza artificiale ha il potenziale per rivoluzionare la società e di conseguenza la scuola. Può essere impiegata per aiutare gli insegnanti a personalizzare l’apprendimento, ad adattare i contenuti in base alle attitudini individuali degli studenti, a monitorare i loro progressi e a fornire informazioni su come migliorare il loro rendimento. Se introdotta nelle scuole, all’interno di un protocollo di regole, l’intelligenza artificiale può offrire alcuni vantaggi oggettivi e stimolanti e può consentire agli studenti di ottenere un riscontro rapido e personalizzato sul lavoro…