Piazza Affari aumenta le perdite nella tarda mattinata di una seduta segnata dalle preoccupazioni per l’assenza di un accordo sul debito Usa, dai timori per una nuova ondata di Covid in Cina e dai dati peggiori delle attese sull’inflazione britannica. Il Ftse Mib arretra del 2,4%, con le banche che guidano i ribassi: Bper cede il 5,4%, Mps il 5,1%, Unicredit il 4,8% e banco Bpm il 4,4%. Male anche Pirelli, con l’incertezza sull’utilizzo del Golden Power da parte del governo, Leonardo (-4,2%), Stellantis (-3,8%), A2A (-3,4%) e Intesa (-3,5%), mentre si muove in controtendenza Mediobanca (+2%) grazie alle promesse di remunerazione del nuovo piano industriale. In controtendenza, praticamente isolata, Mediobanca: nel giorno del capital day market e della illustrazione delle linee del piano al 2026 il titolo di Piazzetta Cuccia guadagna il 2,11%. Positivo anche il titolo Prysmian. Ma per il resto Piazza Affari vede rosso.Il malumore complessivo degli investitori che piega gli indici azionari di tutta Europa e anche il settore media (-1,5% il sottoindice Stoxx600) non aiuta le quotazioni di MediaForEurope che scendono in linea con il mercato dopo la trimestrale. Le Mfe di categoria A cedono l’1,8%, le B il 2,6% dopo essere tornati la scorsa settimana ai massimi da…