Oliver Zipse, il grande capo di Bmw Group, non ha lasciato trasparire nessun trionfalismo dichiarando l’utile impressionante raggiunto nel 2022: 18,6 miliardi di euro, una crescita superiore al 49% rispetto allo scorso anno, con un fatturato arrivato a 142,61 miliardi (più 28,2%). Risultati ottenuti nonostante le vendite globali di Bmw (2.100.689), Mini (292.922) e Rolls-Royce (6.021) siano calate del 4,8%, fermandosi a 2.399.632 unità. Le ragioni vanno sempre ricercate nella difficoltà di recepire i necessari componenti e le interruzioni dovute al Covid in Cina.
Parte anche per Bmw una forte spinta verso l’elettrico, già a settembre si vedrà al salone di Monaco il concept della futura Bmw i, la cui produzione di serie partirà nell’impianto ungherese di Debrecen, nella seconda parte del 2027, realizzata sulla piattaforma Neue Klasse. Altri stabilimenti saranno coinvolti nell’assemblaggio di sei nuovi modelli che adotteranno questa architettura, tra cui vi saranno suv e berline, sicuramente quelle che sostituiranno la serie 3, la serie 5, anche in versione Touring. L’obiettivo rimane di arrivare entro il 2030 a vendere il 50% di veicoli Bev. In seno al gruppo si sta portando avanti anche l’evoluzione di auto a idrogeno; come ha detto Zipse…