«Bimbi deportati sui voli militari, rastrellamenti in scuole e orfanotrofi»- Corriere.it

di Fiorenza Sarzanini

Le «carte» della Corte dell’Aia: nel piano di Putin documenti falsificati e scambi con i prigionieri

C’
è un video ufficiale che mostra Maria Lvova-Belova mentre ringrazia il presidente Vladimir Putin perché le ha consentito di adottare un bambino ucraino. Quel filmato, rilanciato dalla propaganda del Cremlino, si è trasformato in uno degli elementi d’accusa contro lo stesso presidente russo e la commissaria per i diritti dei minori di Mosca, accusati dalla Corte penale internazionale dell’Aia di crimini di guerra per la deportazione dei minori ucraini. Il mandato di arresto firmato due giorni fa dai giudici Rosario Aitala, Tomoko Akane e Sergio Ugalde ricostruisce il piano per il trasferimento di bimbi e ragazzi, i viaggi a bordo degli aerei militari, i rastrellamenti in scuole e orfanotrofi, la falsificazione dei documenti. Un progetto criminale che — evidenziano i giudici — prende forma nel maggio scorso, poche settimane dopo l’invasione dell’Ucraina, con la firma di Putin sul decreto che prevede procedure semplificate per riconoscere d’urgenza la cittadinanza russa ai minori strappati alle proprie famiglie dopo l’invasione. «Il presidente russo può essere processato, nonostante Mosca ritenga di non essere soggetta alla…