basta con chi dice no- Corriere.it

di Cesare Zapperi

La scelta del ministro delle Infrastrutture per guadagnare consensi: «Più cantieri e meno piazze. Mi hanno mandato per aprire cantieri, strade, autostrade, porti»

Pochi obiettivi, rilevanti e subito (con i tempi della politica, naturalmente). Questo era l’intento di Matteo Salvini all’atto di intraprendere la nuova esperienza ministeriale per risalire la china dei consensi leghisti ben al di sotto della soglia di allarme. Ed ora con il nuovo codice degli appalti e il progetto del ponte sullo Stretto in dirittura d’arrivo (se poi vedrà la luce è un altro discorso) il leader ha argomenti concreti per proporsi al suo elettorato e all’opinione pubblica come «l’uomo del fare».

Era quello che gli chiedevano da più parti quando, dopo il picco del 34% alle Europee, la Lega aveva imboccato una ripida strada in discesa. Di qui la scelta, obbligata, di cambiare strategia. Di frequentare meno le piazze e di più i cantieri. Di ridurre i comizi e di preferire i confronti con i sindaci e gli amministratori locali. Di lavorare pancia a terra sui dossier a discapito delle dirette social (mai comunque abbandonate). «Un compito a casa l’ho portato: 229 articoli del codice degli appalti. Nella vita precedente mi portavo in giro un romanzo» il…