Un anno di tempo per concludere l’iter: ogni singola regione che chiede più poteri dovrà stringere un’intesa con il governo. Il nodo dei Livelli essenziali di prestazione
Secondo il governo, il sistema dell’autonomia differenziata dovrebbe essere operativo tra circa un anno. È una previsione ragionevole?
In linea di principio sì, secondo Ernesto Bettinelli, professore emerito di Diritto costituzionale all’Università di Pavia, che oggi nello stesso ateneo insegna Storia costituzionale. Quello approvato in via preliminare dal Consiglio dei ministri non è un disegno di legge costituzionale, che avrebbe tempi di approvazione più lunghi, con la doppia lettura e la possibilità del referendum. Anche se adesso, dopo il via libera di due giorni fa, serve il parere della Conferenza unificata e poi un nuovo passaggio in Consiglio dei ministri. È vero che ormai in Parlamento arrivano soprattutto decreti legge, che hanno una corsia preferenziale vista la necessità di essere convertiti entro 60 giorni. Ma i tempi ci sono. Specie considerando l’ampio margine che, in questo momento, la maggioranza ha in Parlamento.
Saranno necessarie intese con le singole regioni che sceglieranno di ampliare le loro competenze. Questo può essere un ostacolo che rallenta il…